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CathEssay #11 — Kesselbruch di Kristina Schuldt
Un corpo femminile si gonfia, si spezza, resiste. In Kesselbruch, Kristina Schuldt ci immerge in un mondo teso tra carne e macchina, frammentazione e sopravvivenza. Un’icona contemporanea del corpo sotto pressione.

Catherine Gipton
15 setTempo di lettura: 2 min


CathEssay #10 — Fawn di Emma Stern
Un ritratto ipnotico di un’identità futura: Fawn di Emma Stern mescola innocenza e simulazione, carne e codice, creando una figura inquietante e affascinante. Un saggio sulla bellezza digitale, l’ambiguità e il sé trasformato.

Catherine Gipton
9 setTempo di lettura: 3 min


CathEssay #9 — Beholden di Koak
Beholden di Koak è un dipinto silenzioso e intenso, che racconta il peso dell’introspezione e delle emozioni non dette. Un momento di solitudine carico di significato.

Catherine Gipton
31 agoTempo di lettura: 3 min


CathEssay #7 — Blake di Emma Webster
Un vortice di forme dorate anima Blake di Emma Webster, opera visionaria in cui natura e magia si fondono. Ispirata alla poetica di William Blake, la tela raffigura un paesaggio in trasformazione continua, tra bagliori interiori e ombre profonde. Un’ecologia immaginaria e viva, che invita a guardare oltre il visibile.

Catherine Gipton
24 agoTempo di lettura: 2 min


CathEssay #5 — Prickly Women di Hyegyeong Choi
Un paesaggio desertico vibrante, corpi femminili che fioriscono in simbiosi con la natura, e una riflessione potente sulla femminilità e l’ecologia. In Prickly Women, Hyegyeong Choi celebra la forza radiosa del corpo e la vitalità delle forme “spigolose”. Catherine Gipton ci guida alla scoperta di questa opera caleidoscopica e sensuale.

Catherine Gipton
15 agoTempo di lettura: 2 min


CathEssay #3 — Pane di Tschabalala Self
In Pane, Tschabalala Self costruisce un ritratto stratificato e potente, in cui l’identità è frammentata, cucita e viva. Attraverso stoffe stampate, colori accesi e dettagli cuciti a mano, l’artista riflette sulla visibilità del corpo femminile nero, sul dolore incarnato, e sulla costruzione dello sguardo. Un’opera che invita a riconsiderare ciò che mostriamo, ciò che vediamo e ciò che siamo.

Catherine Gipton
10 agoTempo di lettura: 3 min


CathEssay #2 — It’s Called Show Business di Anna Park
Anna Park ci conduce in un panorama monocromo ipnotico, dove gambe danzanti si moltiplicano in una coreografia inquieta e seducente. It’s Called Show Business riflette sul rapporto tra performance, identità e invisibilità. In questo affollato spettacolo, un solo sguardo emerge — e ci guarda. Un’opera potente, dove glamour, fatica e desiderio si intrecciano sotto il velo della finzione.

Catherine Gipton
10 agoTempo di lettura: 3 min
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